La poesia geometrica degli origami

Sebbene gli origami siano tutt’oggi sinonimo di Giappone, la prima traccia di questa tradizione arriva dalla Cina, dove la carta venne prodotta fin dal 200 come alternativa economica alla seta. L’arte cinese del piegare la carta fu portata con la carta in Giappone nel 6 secolo da monaci buddisti cinesi. Gli origami iniziarono così a diffondersi in Giappone.

La stessa parola giapponese “origami” è la composizione di due parole: “ori”, che significa piegare, e “gami” che significa carta. Questa arte fu per molti secoli (e lo è ancora) un popolare passatempo per i bambini giapponesi. E questo sarebbe rimasto se non fosse stato per l’operaio giapponese Akira Yoshizawa. Nato nel 1911 da una famiglia di produttori di latte, Akira si appassionò agli origami da piccolo ma, come molti bambini, li abbandonò gradualmente crescendo e trovando nuove attività che occupavano il suo tempo. Tuttavia, a differenza degli altri bambini, riaccese la sua passione per gli origami subito dopo i vent’anni. Aveva iniziato a lavorare in una fabbrica, dove insegnava la Geometria ai giovani operai, e realizzò che gli origami potevano essere un modo semplice e efficace per insegnare ai suoi studenti i concetti di angolo, linea e forma.

Giocare con gli origami vuol dire infatti esplorare forme e strutture, ed è la migliore introduzione alla geometria dello spazio. Inoltre stimola intuizione e creatività e quindi è sicuramente matematica. Proviamo, ad esempio, ad aprire un qualsiasi origami, anche il più semplice, e avremo davanti una complessa struttura geometrica: linee, triangoli e poligoni da analizzare. Quali angoli osserviamo? come si ottengo tali angoli e forme? Siamo stati noi stessi a tracciarli costruendo l’origami? Piegare e dispiegare un origami rivela infiniti problemi matematici.


L’origami può inoltre favorire queste abilità matematico-geometriche:

  • il riconoscimento di figure geometriche e delle loro caratteristiche (le pieghe possono chiarire i concetti di lato, angolo, diagonale, mediana, ecc… che servono appunto per realizzare figure geometriche sempre diverse);
  • il riconoscimento di angoli (tramite la piegatura della carta emergono angoli acuti, retti, ottusi, bisettrici, ecc…);
  • la creazione di solidi geometrici;
  • la comprensione di altri concetti geometrici, quali la simmetria, la congruenza, le linee parallele e perpendicolari, i perimetri e le aree, le diagonali, le bisettrici, ecc…;
  • lo sviluppo del concetto di frazione (dividere il foglio in parti uguali, il calcolo di percentuali, …);
  • lo sviluppo del concetto di misura (imparare a misurare angoli, per esempio dividendo un angolo retto a metà e scoprendo le misure dei due angoli uguali formatisi, oppure il calcolo e il confronto di area e perimetro di alcune figure, ecc…);
  • l’approccio alle proporzioni (in base alla grandezza del foglio di partenza si avrà un risultato finale di una certa dimensione). Ma non dimentichiamo che gli origami aiutano anche:
    la coordinazione oculo-manuale (bisogna sapere dove mettere le mani!)la motricità fine (bisogna essere precisi e accurati!);
    la memoria (bisogna ricordarsi la sequenza di pieghe se si vuole rifare l’oggetto in futuro!);
    la concentrazione (bisogna stare attenti a seguire bene le istruzioni e a non saltare neanche un passaggio!);la capacità di risolvere problemi (ogni piegatura spiegata o osservata va riprodotta e quindi è un piccolo problema da risolvere nella pratica del proprio foglio!);
    la capacità di lavorare in autonomia (l’aiuto serve solo in partenza, poi ognuno deve diventare un bravo costruttore di origami da solo!);
    le relazioni spaziali (le pieghe vanno fatte in un certo modo, in una specifica direzione e con una particolare dimensione!).
    Non ci resta che proporli ai nostri alunni, sapendo con certezza che anche loro condivideranno presto la nostra stessa passione. Buon divertimento! Ps ah dimenticavo! Ho raccolto per voi alcuni esempi molto facili che si possono fare realizzare anche in occasione di paricolari ricorrenze come “Festa del papà”, “Primo di aprile”, “San Valentino” ecc…e il classico dei classici: la mitica…gru di carta!

CAMICIA

CUORE

GRU DI CARTA

PESCE

RANA

SITOGRAFIA: per approfondire…

https://classeacolori.blogspot.com/2014/05/la-geometria-con-gli-origami.

https://matematica.unibocconi.it/articoli/la-geometria-degli-origami

https://areeweb.polito.it/didattica/polymath/htmlS/argoment/Matematicae/Giugno_06/origami.

https://ilpiccolofriedrich.blogspot.com/2011/07/matematica-con-lorigami.

Un anno di Origami…classe 1a

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